CRITICA ALLE RETI D’IMPRESA

Dato che in questo sito non abbiamo null’altro da difendere se non quello che può contribuire alla crescita collettiva dell’economia di un territorio, e dato che abbiamo in precedenza parlato delle Reti di Impresa come di uno strumento efficace per dare maggiore competitività e opportunità di lavoro alle piccole aziende, ora però valuteremo quali possono essere invece gli aspetti negativi di questo strumento, cercando di assumere un atteggiamento neutrale e non partigiano. Perché, come abbiamo scritto prima, non ci si deve affezionare agli strumenti, ma all’obettivo che si intende raggiungere.

Vediamo quindi gli aspetti negativi delle Reti d’Impresa:

1 – le reti d’impresa, introducendo un approccio organizzativo di tipo “burocratico”  danneggiano l’indipendenza, la capacità di adattamento e la velocità decisionale delle piccole imprese;

2 – per partecipare ad appalti pubblici esistono già strumenti validi, come l’ATI (Associazioni Temporanee d’Imprese) oppure più in piccolo l’Avvalimento, che conferisce anche alle piccole aziende capacità e strumenti di aziende più organizzate;

3 – il vantaggio fiscale che il governo destina alle aziende che partecipano alle reti d’Impresa (detassazione degli utili utilizzati per lo scopo comune della rete) è illusorio, per il fatto che in questi anni gli utili sono una chimera e in ogni caso l’ammontare dei soldi che il governo vi ci dedica sono una semplice mancetta e non di più, e quando i soldi sono finiti, non c’è più niente per nessuna Rete;

4 – quelli che ne traggono i maggiori vantaggi, sono proprio i “consulenti”: gli stessi che prospettano agli imprenditori tutti i vantaggi delle Reti d’Impresa e che assicurano il loro appoggio per le pratiche “burocratiche”, sempre quelle! E spesso costoro sono collegati a chi dovrà fornire l’autorizzazione alla Rete. E molto spesso questo tipo di “consulenti” ti propongono di fare Rete con aziende qualsiasi, al solo scopo di prendere le agevolazioni fiscali. Reti fasulle, insomma!

Che dire…? Osservazioni corrette, di buon senso, improntate a quel sano scetticismo che salva spesso da scelte superficiali e senza un vero obiettivo che non sia solo quello di “risparmiare” un po’ di tasse. Infatti questi argomenti sono per gli imprenditori, che di solito non sono né ingenui, né superficiali. Anche se a volte le condizioni malate del mercato in cui operano li inducono a fare scelte criticabili. Ma è purtroppo sempre vero quel detto che il pesce puzza sempre prima dalla testa: con uno Stato inefficiente e sprecone, è veramente difficile parlare di corrette pratiche aziendali! Ecco perché la prima vera battaglia la si deve fare lì, nella “Stanza dei Bottoni”…

Organismi abilitati a rilasciare l’asseverazione del programma di rete

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