IL CROLLO DEL BITCOIN

E’ successo: il valore del bitcoin, dopo un aumento asintotico delle ultime settimane, è crollato

Era una notizia prevedibile con largo anticipo: la bolla della criptovaluta in questi ultimi mesi si era gonfiata talmente da far presagire uno schianto imminente. E guarda caso prima di Natale c’è stato lo sgonfiamento improvviso della sua valutazione: dall’aver toccato quasi i 20.000 € è precipitata al poco più di 10.000 € con uno tonfo del 40%.

La grandissima variabilità della valutazione di questa criptomoneta la rende di per se inadatta per gli scambi concreti basati su merci e servizi reali, che possiedono un loro valore intrinseco. Se diamo un’occhiata all’andamento del prezzo del bitcoin negli anni:

si può notare l’altissima oscillazione del suo valore, il che la rende più adatta a speculazioni finanziarie che non ad essere utilizata nella vita reale.

(grafico tratto da: money.it)

Si precisa qui per l’ennesima volta che la Moneta Complementare che proponiamo qui NON HA NULLA A CHE FARE con questo tipo di criptomoneta: i meccanismi che sono alla base del bitcoin sono di tipo tutt’affatto diverso e completamente slegati dalla realtà concreta. La differenza sostanziale, oltre alla natura intrinseca della moneta, è che il bitcoin, come tante altre criptovalute speculative, è commerciabile, e subisce la dittatura della legge della domanda e dell’offerta, cosa che non esiste per la nostra Moneta Complementare, essendo essa inconvertibile e il cui valore è fissato a quello dell’euro.

La tracciabilità del bitcoin infine è controversa, e non semplice da effettuare.

Ricordiamo che la nostra Moneta Complementare invece ha caratteristiche esattamente contrarie:  i suoi scambi sono tutti registrati in chiaro in un archivio centralizzato, con relativi dettagli delle persone fisiche e giuridiche che effettuano gli acquisti e le vendite: insomma tutto alla luce del sole!

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