MONETA COMLEMENTARE PER AIUTARE LA RINASCITA DEL PAESE

Cosa può fare una moneta complemenatre unica valida per tutto il territorio nazionale per aiutare la rinascita economica del nostro Paese…? In base a quali meccanismi aiuterebbe l’economia a crescere?
Occorre ribadire qui il concetto importantissimo e fondamentale, che la Moneta Complementare, in qualsiasi maniera la si voglia chiamare, è retta da regole assolutamente diverse da quelle che regolano il corso delle monete ufficiali. Quelle stesse regole che rendono tali monete ufficiali ssolutamente inadatte a sostenere la crescita economica di un Paese.
Perché…?
Perché in realtà le monete ufficiali in corso corrente in tutti i Paesi del mondo, non sono quello che dovrebbero essere: cioè delle semplici unità di conto. No, esse in realtà non sono altro che delle merci da scambiare. Le monete ufficiali infatti si comprano e si vendono su un apposito mercato, chiamato FOREX, nel quale, come in tutti i mercati, il loro valore e quindi il loro prezzo sale e scende in dipendenza della legge mercatale della Domanda e dell’Offerta.
Insomma, a dirla breve, queste monete sono soggette a svalutazione e rivalutazione, mettendo il Paese che le stampa in situazioni che possono diventare molto difficili, in ambedue i casi: se si rivalutano troppo (altra richiesta di acquisto della moneta) le merci prodotte dalle aziende presenti in quel Paese avranno grandi difficoltà a vendere i loro prodotti all’estero; ma se vengono svalutate (stampa eccessiva o domanda di acquisto scarsa) le stesse aziende avranno difficoltà ad acquistare merci importate dall’estero. In entrambi i casi si crea uno scquilibrio finanziario che danneggia il Paese e la sua economia. Tutto questo rende gli Stati molto fragili finanziariamente e dipendenti dalle fluttuazioni dei prezzi nei mercati finanziari, con conseguente perdita di sovranità.

E quindi la Moneta Complementare…?

Quando parliamo di moneta complementare, il discorso cambia dal giorno alla notte. Innanzitutto, la Moneta Complementare non è affatto una merce, ma una semplice unità di conto, cioè quello che dovrebbero in realtà essere tutte le monete. Non è una merce, perché non si può acquistare sul FOREX e quindi non è soggetta alle oscillazioni di prezzo insite in un mercato, dominato dalla legge della domanda e ell’offerta. Non è convertibile con la moneta ufficiale e pertanto segue un circuito di scambio assolutamente separato da quest’ultima. Tenuta sui conti individuali e societari, oppure prestata, non genera interessi; pertanto non c’è alcun interesse da parte dell’utenza a tesaurizzare e quindi ad eliminare dalla circolazione i propri incassi. Anzi, la vera ricchezza della Moneta Complementare è proprio la sua capcità di essere scambiata velocemente, per concretizzare quelli che in realtà non sono altro che crediti economici, trasformandoli in merci e servizi a vantaggio di chi li acquista e di chi li vende.
Si è quindi scoperto un primo grande vantaggio, una vera e propria forza, della moneta complementare: essa favorisce gli scambi, perché non c’è alcun interesse a tesaurizzarla.
Un altro grande vantaggio è costituito dal circuito esclusivo in cui essa può circolare ed essere accettata: un circuito che resta separato da quello in cui si utilizza la moneta uffiiale. Pertanto, se gli scambi che utilizzano la moneta ufficiale possono intervenire in tutto il mondo, con acquisti e vendite all’estero, e con il rischio di dilapidare ricchezza in acquisti fatti in Paesi esteri, con relativo indebitamento complessivo nazionale, invece gli scambi attraverso il circuito che accetta la moneta complementare, essendo essa riconosciuta solo nel Paese in cui circola, sono necessariamente limitati all’interno del territorio nazionale, favorendo in questo modo la crescita economica delle aziende nazionali. Le quali possono però sempre, utilizzando il circuito della moneta ufficiale (che resta comunque in vigore) scambiare con l’estero le proprie merci.
L’utilizzo della Moneta Complementare rappresenta quindi un punto di forza e di sostegno alle aziende nazionali, e non limita assolutamente la possibilità di tali aziende di scambiare con l’estero. In definitiva viene ad esistere un circuito di mutuo appoggio tra tutte le aziende nazionali, che possono in questo modo sostenere con più tranquillità la competizione con le aziende estere.
La moneta Complementare realizza in tutto il territorio nazionale, quello che le cooperative e le reti di aziende realizzano per i loro consociati: un mutuo aiuto e garanzia per la loro crescita economica.
E soprattutto, l’uso della Moneta Complementare non genera, a carico dello Stato in cui circola, nessun ulteriore debito pubblico.
Ci sono partiti politici che hanno capito questo meccanismo virtuoso, si spera che riescano ad imporlo anche a quei partiti che tutt’ora risultano ciechi e sordi, vittime dei loro stessi pregiudizi.

PS: doverosamente ci preme rispondere ad una eventuale osservazione, che è quella relativa a monete come il “BITCOIN”: “Ma il Bitcoin si scambia e il suo prezzo sale e scende, a volte anche in maniera paurosa!“. La sola risposta a questa osservazione è: “Infatti il BITCOIN, e tutte le altre monete che vengono definite Criptovalute, NON E’ UNA MONETA COMPLEMENTARE“.
Nient’altro da aggiungere. Chi usa monete come il Bitcoin e simili, lo fa a proprio rischio e pericolo. Ma che non vengano mai confuse con la Moneta Complementare, che può esistere solo laddove esistono aziende sane e produttive, che possono offrire merci e servizi in cambio dei crediti che la Moneta Complementare può offrire!

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