SUCCISO: UN ESEMPIO DI COOPERAZIONE

Succiso, un paesino dell’appennino tosco-emilino, destinato allo spopolamento e alla morte per mancanza di attività economiche: 25 anni fa chiudeva l’unico bar e il negozio di alimentari. E allora gli abitanti si sono trovati di fronte ad un bivio: abbandonare il paese e scendere a valle, in città, dove avrebbero trovato negozi dove comprare mozzarelle fatte in Germania, il pane industriale scongelato fatto chissà dove… oppure rendersi conto che il loro paesino aveva tutte le potenzialità, solo se si fossero impegnati a sostenersi a vicenda. E allora hanno creato una cooperativa, hanno riscoperto l’allevamento delle pecore da latte, e ora producono 50 quintali di pecorino unico nel suo genere, ricotta e pane anche per gli altri paesi vicini. In poche parole, collaborando tra loro, impegnandosi insieme, hanno ridato vita a quel paese destinato altrimenti alla morte per inedia.

Forza della collaborazione: invece di comprare le mozzarelle tedesche, i gamberetti cinesi, mangiano e vendono il loro pane e il loro pecorino, e con i soldi hanno rimesso in piedi anche altre attività: financo un centro benessere. In poche parole, invece di disperdere i loro soldi acquistando merci prodotte altrove, le merci se le sono fatte da se. Sì, perché qualsiasi posto, anche uno sperduto paesino sui monti dell’appennino, ha tutte le potenzialità per vivere e fare comunità. Basta saper riconoscerne le peculiarità ed essere capaci di valorizzarle.

Grande lezione!

Succiso, il paese-cooperativa dove ogni giorno si cambia lavoro

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