IL SARDEX: LA MONETA DELLA SARDEGNA

Sono oltre 600 le aziende sarde affiliate al circuito della moneta complementare sarda, denominata SARDEX.  Come l’esperienza del WIR svizzero, anche il SARDEX utilizza il sistema della Camera di Compensazione (la banca virtuale) per la realizzazione di fidi a vantaggio degli iscritti. Fidi con cui è possibile acquistare merci e servizi e pagare con altre merci e/o servizi. Qui, al contrario del WIR però (in cui era previsto un tasso dello 0.5% ) non è previsto alcun interesse per il prestito (fido). Il criterio è esattamente quello di cui una banca tradizionale non vi parlerà mai: solidarietà e mutuo soccorso. Un’azienda in difficoltà non sarà mai lasciata sola, ma sarà aiutata dagli iscritti a produrre e vendere, attuando quel principio etico della mutua assistenza che consente alle aziende presenti nel circuito di lavorare e crescere.

Ora, dopo anni di esperienze con le aziende, quindi con i soggetti a partita IVA, sta partendo anche il progetto per i privati, per una integrazione totale dell’economia sarda.

IL RUOLO DELLA REGIONE

Nel progetto del SARDEX potrebbe essere coinvolta anche la regione Sardegna. In che modo? Essa potrebbe essere garante di un importo di circa 20 milioni di euro (storia del marzo 2013) con cui verranno garantiti 500 sardex  al mese a 10.000 disoccupati sardi. E la stessa regione fornirà servizi al circuito: trasporti, affitto locali pubblici, piccoli pagamenti di tributi…

 
Vedi anche:

Sardex, moneta a chilometri zero. Ecco come funziona e quanto vale

e il sito del Sardex

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