SCEC: lo sconto che cammina

Per quelle aziende, o esercizi commerciali, che hanno intenzione di attirare maggiori clienti praticando sconti, l’utilizzo dello SCEC potrebbe essere una ottima scelta: lo SCEC infatti è uno sconto traferibile che ti fa recuperare la parte di prezzo di vendita a cui rinunci. Ma vediamo di capire meglio il concetto:

Un venditore che adotta e accetta gli scec come moneta complementare, affiancandola all’euro, compie una scelta decisamente a vantaggio del suo cliente; costui infatti, dato un certo prezzo di cartellino, ha la possibilità di pagarne parte in scec (esempio per un prezzo di 15 euro, 10 in euro e 5 in scec). Il venditore quindi si troverebbe ad incassare solo 10 dei 15 euro del prezzo di vendita. Ma quei 5 euro non li perde: lo sconto che ha praticato si è materializzato in 5 scec, che potrà spendere a sua volta presso un altro rivenditore che accetta scec. Alla fine il suo sconto gli ritorna indietro in parte del valore delle merci che acquisterà.

Un interiore vantaggio il venditore lo ottiene dal punto di vista fiscale: trattandosi di uno sconto, riconosciuto dalla Agenzia delle Entrate, il rivenditore non pagherà quella parte di tasse relativa all’importo che gli verrà pagato in SCEC.

Il vantaggio rispetto ad uno sconto incondizionato è evidente.

ANCHE A BARONISSI (SA) IL BARATTO AMMINISTRATIVO

Sta per essere attivato anche a Baronissi il Baratto Amministrativo. Il vice sindaco Anna Petta, rispondendo ad una interrogazione di un consigliere di minoranza, ha assicurato che, l’iter amministrativo per questo provvedimento è già iniziato. Presto, dopo i dovuti “tempi tecnici”, anche a Baronissi chi deve soldi all’amministrazione ma si trova in difficoltà oggettive, potrà offrire il proprio lavoro per estinguere il debito.

Fonte

Anche nel capoluogo, Salerno, il M5S ha avanzato la proposta di attivare il baratto amministrativo e spiace che invece un’altra formazione politica si sia opposta. Vedremo quale decisione prenderà la giunta. Ma ormai la cosa prende piede un po’ dovunque: si discute di questo anche nel Comune di Battipaglia, mentre nel Comune di Angri:

In realtà questo sistema era stato introdotto in forma più ampia all’articolo 24 del Decreto Sblocca Italia, ma con riferimento prioritario ad associazioni di cittadini: “I Comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attivita’ posta in essere.
L’esenzione e’ concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attivita’ individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attivita’ posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunita’ di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.”

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