LA MONETA DI NAPOLI

Il sindaco De Magistris non è nuovo a iniziative del genere; nel 2012 partì con il napo, che però non fece una grande riuscita. Oggi sembra che intenda riprovarci con una nuova moneta. Bene, quali saranno le caratteristiche di questa nuova moneta…? C’è chi scrive, mamma mia, di una criptovaluta, oppure di una moneta complementare.  Ma forse occorre qui chiarire che si tratta di cose ben diverse. Comunque sembra che la nuova moneta abbia già il suo nome: il partenope. Bello. Ma quali saranno le “regole d’ingaggio”? perché è lì che si giocherà la fortuna o la sfortuna della moneta. Innanzitutto sembra che, al contrario del napo, non ci sarà una banconota, ma solo una circolazione digitale. E qui già si parte col piede giusto: digitale significa registrazione degli scambi e quindi impossibilità di operazioni “in nero”.

Ma se è vero che la prima delibera comunale su questo argomento si chiamerà Napoli Città Autonoma e prevederà la unilaterale cancellazione del debito “ingiusto”, allora le cose si complicano un po’. Quando si mischia la politica e l’economia le probabilità di successo, a nostro modesto parere, sono pari a zero. Si può essere autonomi quanto si vuole in politica, ma in economia vale la regola delle integrazioni spinte: una economia isolata, benché “autosufficiente”, rischia di fare colazione con il caffé fatto con la cicoria.

Saremo estremamente attenti all’evolversi della situazione a Napoli su questo argomento; potrebbe creare degli sviluppi interessantissimi, come pure invece dei risvolti paradossali destinati a fare la fine del napo. Ci auguriamo che il sindaco De Magistris voglia fare sul serio e che stia estremamente attento al rispetto delle 5 regole auree della Moneta Complementare, il cui rispetto consentirà di dare un sostegno fortissimo all’economia locale, pur senza isolarsi dal resto del Paese e del mondo intero.

Sebbene un piccolo consiglio ci sentiremmo di darlo al sindaco: senza stare ad inventarsi nuove monete, Napoli è la patria dello Scec: perché non dedicarsi a sviluppare questa lodevole iniziativa, magari con qualche piccola modifica alla sua struttura…?