Banche del Tempo: funzionano davvero?

Come sappiamo, Le Banche del tempo favoriscono lo scambio di assistenza di ogni tipo tra persone, alla pari. Non esiste, nella Banca del tempo, la figura del Volontario che generosamente si presta per gli altri senza chiedere nulla in cambio; quella è un’altra cosa: sono istituzioni assistenziali rivolte verso i più bisognosi che non hanno capacità di ricambiare l’aiuto che viene loro offerto. Si tratta di lodevolissime iniziative, ma non sono certo una Banca del Tempo. Nella Banca del Tempo vige il senso di pari opportunità e pari diritti/doveri dei soci, mentre il Tempo (le ore) costituiscono lo strumento di scambio in luogo del denaro.

La legislazione italiana non è molto generosa con questo tipo di iniziative, però non è del tutto contraria. Occorre mantenere l’attività della BdT entro determinati limiti che evitino di andare a sbattere nella categoria delle mere attività commerciali, con tutti i vincoli e le leggi da rispettare che questo comporta.

Ricordiamo che le Banche del Tempo sono previste dalla legge 53/2000 all’articolo 27:

“Per favorire lo scambio di servizi e di vicinato, per facilitare l’utilizzo dei servizi della città e il rapporto con le pubbliche amministrazioni, per favorire l’estensione della solidarietà nelle comunità locali e per incentivare le iniziative di singoli e gruppi di cittadini, associazioni, organizzazioni ed enti che intendano scambiare parte del proprio tempo per impieghi di reciproca solidarietà e interesse, gli enti locali possono sostenere e promuovere la costituzione di associazioni denominate “banche del tempo”.
Gli enti locali, per favorire e sostenere le banche del tempo, possono disporre a loro favore l’utilizzo di locali e di servizi e organizzare attività di promozione, formazione e informazione. Possono altresì aderire alle banche del tempo e stipulare con esse accordi che prevedano scambi di tempo da destinare a prestazioni di mutuo aiuto a favore di singoli cittadini e della comunità locale.
Tali prestazioni devono essere compatibili con gli scopi statutari delle banche del tempo e non devono costituire modalità di esercizio delle attività istituzionali degli enti locali.”

BANCA DEL TEMPO

La banca del tempo è un circuito in cui gli iscritti si scambiano cose e servizi utilizzando il tempo come unità di conto.

Le banche del tempo sono tante e sparse un po’ in tutto il territorio nazionale; di solito hanno un interesse locale e vengono utilizzate da persone che intendono impegnarsi nel tempo libero, sfruttando una loro passione, un hobby, oppure mettendo in vendita oggetti di loro proprietà. Esistono però anche Banche del tempo che ambiscono ad agire a livello nazionale. Una difficoltà che si incontra, quando si intende operare su un territorio molto vasto, come ad esempio può essere tutta l’Italia, è il superamento delle distanze: per la consegna di un oggetto, per lo spostamento a domicilio per la prestazione di un servizio, per un privato diventa problematico. Questo non vuol dire che la cosa non possa funzionare; dipende dalle possibilità di spostamento che ognuno di noi pensa di avere. Una di questa Banche del tempo è:

BancaTempo.com

un portale dedicato agli scambi tra cittadini utilizzando l’ora come moneta. L’iscrizione è gratuita e anche gli scambi tra gli iscritti. Ma non solo: è gratuito anche l’utilizzo del circuito. Ovvero gli scambi che avvengono tra gli iscritti non sono soggetti a commissioni di alcun genere.

Ma per avere un quadro più preciso di cosa sia questo portale, è possibile verificarlo direttamente sul loro stesso sito. IMTHI da parte sua sarà sempre attenta agli sviluppi di questa iniziativa, come di tutte le altre che riteniamo interessanti da proporre a chi ci segue.

Il sito:

Bancatempo.com