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Il Nuovo Codice degli Appalti, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 18 aprile 2016, prevede la cosiddetta “sussidiarietà orizzontale”, vale a dire la partecipazione dei cittadini alla cura e alla valorizzazione delle aree pubbliche e beni immobili pubblici inutilizzati.  Uno degli strumenti d intervento previsti è il Baratto Amministrativo, mediante il quale dei gruppi di cittadini si organizzano senza spese per lo Stato o per l’ente pubblico locale, ricevendo in cambio una riduzione o anche l’esenzione di tributi, in relazione al tipo di attività di cura e/o valorizzazione svolta.

 

ANCHE A BARONISSI (SA) IL BARATTO AMMINISTRATIVO

Sta per essere attivato anche a Baronissi il Baratto Amministrativo. Il vice sindaco Anna Petta, rispondendo ad una interrogazione di un consigliere di minoranza, ha assicurato che, l’iter amministrativo per questo provvedimento è già iniziato. Presto, dopo i dovuti “tempi tecnici”, anche a Baronissi chi deve soldi all’amministrazione ma si trova in difficoltà oggettive, potrà offrire il proprio lavoro per estinguere il debito.

Fonte

Anche nel capoluogo, Salerno, il M5S ha avanzato la proposta di attivare il baratto amministrativo e spiace che invece un’altra formazione politica si sia opposta. Vedremo quale decisione prenderà la giunta. Ma ormai la cosa prende piede un po’ dovunque: si discute di questo anche nel Comune di Battipaglia, mentre nel Comune di Angri:

In realtà questo sistema era stato introdotto in forma più ampia all’articolo 24 del Decreto Sblocca Italia, ma con riferimento prioritario ad associazioni di cittadini: “I Comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attivita’ posta in essere.
L’esenzione e’ concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attivita’ individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attivita’ posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunita’ di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.”

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IL BARATTO AMMINISTRATIVO: A MILANO

A Milano, se hai problemi a pagare le tasse, ecco che il Comune ti viene incontro: è in funzione il “Baratto Amministrativo”, mediante il quale, quel cittadino che dimostrasse di avere reali difficoltà a pagare le tasse o la TARSU, e si trovasse quindi nella posizione di “moroso incolpevole”, viene cooptato per lo svolgimento di lavori socialmente utili in cambio dell’estinzione del suo devito verso il Comune (articolo 24 del D.L. n. 164 del novembre 2014). Occorre dichiarare un ISEE inferiore ai 21 mila euro per poter accedere a questa forma di collaborazione con l’amministrazione. Lo svolgimento di questi lavori compenserà debiti pregressi, che il Comune ha difficoltà a risquotere dato, appunto, lo stato di disagio economico del soggetto debitore. E così si prendono due piccioni con una fava: il cittadini debitore si vede estinguere la sua morosità, evitando pesanti conseguenze future, tra penali, multe, e interessi di mora, mentre il Comune riesce a portare a termine piccoli lavoretti che altrimenti non sarebbero mai stati né avviati, né ultimati.

Questa bellissima idea della compensazione con il lavoro dei debiti dei cittadini è nella piena filosofia dela baratto commerciale multilaterale (barter) e quindi dei circuiti di moneta complementare. Ottima quindi l’iniziativa del Comune di Milano. Ma attenzione! I lavori socialmente utili sono una vecchia conoscenza di furbi e intrallazzieri di ogni risma! Se non ci saranno controlli rigorosi dei risultati di questi lavori, sarà solo l’ennesima presa per i fondelli del cittadino che paga e che si vede buggerato da una parvenza di “compensazione” che invece rischierebbe di restare solo sulla carta!

E come quel detto che dice che “Delle buone intenzioni è lasctricato l’inferno”, auspichiamo che questa bellissima iniziativa sia fatta funzionare davvero, e che queste persone che avranno la possibilità di compensare i loro debiti amministrativi con delle prestazioni lavorative a favore della comunità, lavorino davvero!

Per ottenere questo obiettivo, facciamo una proposta: diamo a tutti i cittadini del Comune la possibilità di giudicare il risultato di questi lavori, con un voto dall’ 1 al 10, magari utilizzando un sito apposito dell’amministrazione comunale in cui verranno elencati, uno per uno, tutti i lavoratori attualmente in funzione, con il posto dove lavorano e la tipologia di lavoro. Questa, secondo noi, è la vera Democrazia.

Il primo bando di ammissione al lavoro in compensazione del Baratto Amministrativo, nel 2016. Auguri! Ma l’art 24 dice anche altre cose, che per il momento non sono state concretizzate.

Baratto Amministrativo

testo dell’art. 24 della L. 164/2014:

«Art. 24. — (Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio).
— 1. I comuni possono definirecon apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadinisingoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardarela pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi,piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, confinalità di interesse generale, di areee beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazionedi una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.
In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerential tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi eper attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamentericonosciute».