PUGLIA: UNA VIA REGIONALE ALL’AGEVOLAZIONE AL CREDITO D’IMPRESA

la legge pugliese n. 28/2020 rappresenta un caso di studio interessante sul  contributo delle Regioni allo sviluppo economico territoriale nonché alla  disciplina, al coordinamento e al controllo dell’accesso al credito. Sulla scia della legislazione introdotta in altre Regioni, la legge disciplina una valuta complementare per contrastare la grave crisi di liquidità che caratterizza la corrente congiuntura economica, incoraggiando lo scambio di beni e servizi attraverso rapporti di debito-credito. La stessa, dunque, offre l’opportunità di riflettere sui profili di una sfera regionale dedicata a questo tipo di intervento, specialmente in relazione alla competenza statale in materia di «moneta» e a quella concorrente in materia di «sostegno all’innovazione per i settori produttivi».

Fonte: DIRITTI REGIONALI

 

ARRIVA IL BARTER PER TUTTI

L’Unione consumatori Digitali presto uscirà con un nuovo tipo di barter, fondato sull’utilizzo di un token, un apparecchietto con cui i potranno pagare al 100% gli acquisti fatti nei negozi che si convenzioneranno. Gli esercenti potranno acquistare i Token sotto forma di scambio merci.

L’ecosistema Blockeras è un ibrido tra un circuito Barter e un normale circuito commerciale, con il vantaggio che il raporto di compravendita tra l’esercente e il compratore privato sarà di tipo diretto, senza alcun intermediario; ma come si svolgerà la procedura di acquisto lo si potrà  chiarire soltanto quando il sistema verrà implementato, e questo si prevede avvenga a settembre di quest’anno.

FONTE

NOVITA’ DALL’ AGENZIA DELLE ENTRATE: IL BARATTO FINANZIARIO

Sembra che in concetto di scambio dei crediti tra le aziende sia arrivato fin nel ministero dell’economia, visto che a breve verrà implementato presso l’Agenzia delle Entrate una sorta di sportello che consentirà alle aziende che emettono  fattura con il sistema della fattura elettronica, la possibilità effettuare uno scambio con le altre aziende. La fattura elettronica si trasforma quindi in una sorta di moneta digitale, con cui si possono azzerare le pendenze finanziarie e quindi anche economiche tra le aziende che la utilizzano.

Come…? Facciamo un esempio:

1 – A emette fattura da 100 euro nei confronti di B, e ha ricevuto da B fatture per 90 euro. Il credito/debito viene estinto e A rimane creditrice di B per soli 10 euro.

2 – A fattura 200 euro a B, che fattura 400 euro a C, che deve avere 200 euro da A. Compensando le diverse fatture, si ha che tutti i debiti vengono compensati e resta solo C ad avere un debito residuo di 200 euro nei confronti di B.

Tutto ciò sarà possibile con la manovra approvata a dicembre scorso in Parlamento (legge di bilancio 2021 (legge 178 del 30/12/2020) che per il momento non è chiaro se varrà limitatamente ai beni strumentali . Si tratta infatti del baratto fatture 4.0, che andrà a regime con la pubblicazione dei decreti attuativi. Occorre infatti ancora definire le modalità in cui questo sistema verrà attuato e le regole alle quali dovrà sottostare, e per questo ci vorrà un apposito decreto del ministro della Giustizia, di concerto con i ministri dell’Economia, dello Sviluppo Economico e dell’Innovazione.

A giugno dello scorso anno Confimi Industria e l’Associazione Nazionale dei commercialisti avevano proposto un sistema di scambio in compensazione multilaterale. Con il coinvolgimento dell’Agenzia delle Entrate e di Sogei che, attraverso il sistema di interscambio (SdI), processano oltre 2 miliardi di fatture elettroniche l’anno, di cui il 55% nel B2B, si otterrebbe il risultato di  implementare un enorme mercato nazionale tra tutte le aziende che utilizzano la fatturazione elettronica., eliminando la necessità di utilizzare i liquidi per esitare le relative fatture, ma facendo semplicemente una compensazone, appunto, multilaterale.

 

IPSOA

 

se ne parla anche QUI

PAGARE LE MULTE CON IL BARTER…? IL BARATTO FINANZIARIO 4.0

Nella nuova legge di bilancio potrebbe nascere una piattaforma digitale  sulla quale sono stati stanziati 5 milioni di euro per l’anno 2021 per compensare i crediti e i debiti delle imprese verso le pubbliche amministrazioni. Mentre già da tempo in molti Comuni è possibile per il cittadino a corto di liquidi pagare le multe con il lavoro sociale.

Nell’articolo 1 della legge di bilancio 178/2020 (G.U. 322 del 30/12/2020), ai commi dal 227 al 229 viene introdotto un vero e proprio “baratto finanziario” ch consentirà alla imprese di scambiare crediti e debiti anche verso l’Agenzia delle Entrate. La normativa di riferimento è il DL 127 del 5 agosto 2015

Un articolo molto interessante su questo tema lo si può trovare QUI

MONETA COMPLEMENTARE: OPZIONE PER LA POLITICA

Il deputato e portavoce alla Camera del Movimento 5 Stelle Pino Cabras dichiara di credere nelle potenzialità della Moneta Complementare per questo Paese.  Che molti politici credano fermamente alla possibilità di introdurre anche in Italia l’uso di una moneta che possa essere complementare all’euro e che venga utilizzata sul nostro territorio per favorire il sostegno e la crescita delle aziende nazionali, ma con regole affatto diverse da quella della moneta ufficiale, è ormai un fatto certo. Tuttavia sono ancora molti coloro che sono estremamente diffidenti, immaginando la mometa complementare come una moneta tipo Bitcoin. Speriamo che col tempo questo equivoco possa chiarirsi, e mettere nella giusta luce un sistema di scambio che potrebbe dare un grande aiuto alla nostra economia.

Vi proponiamo la lettura di un articolo su questo argomento pubblicato sul Blog delle Stelle
QUI

ConfeserFidi e Sardex colaborano in Sicilia e Sardegna

Sono circa 20.000 le imprese che possono usufruire della sinergia creata con la collaborazione tra ConfeserFidi, con 9.000 aziende associate, e Sardex.  In Base a questo accordo, le imrese aderenti alle due realtà potranno essere iscritte e beneficiare delle prstazioni elargite dalle due aziende, creando così una maggiore integrazione economica tra le aziende sarde e quelle siciliane.

La notizia può essere approfondita QUI

NINO GALLONI: COME AFFRONTARE LA RIPRESA ECONOMICA IN ITALIA?

Un interessante contributo del prof. Nino Galloni su quali strumenti utilizzare per far ripartire l’Italia debilitata da due mesi di lockdown; l’emergenza attuale infatti, più che sanitaria, è sociale.  Si discute in Italia sul MES e i BTP come strumenti finanziari per fronteggiare la crisi post-COVID. Quale dei due converrebbe economicamente al nostro Paese? Questo è il dibattito sul tavolo aperto tra il Governo e i vari movimenti e partiti politici.

L’utilizzo della Moneta Complementare, per dare spinta alle aziende e piena occupazione, per incrementare i consumi e rinsanguare un mercato asfittico.

Con la Moneta Complementare esiste la concreta possibilità di evitare ulteriore indebitamento dek Paese (con il MES o con i BTP non ha importanza) e mettere negli ingranaggi delle aziende nazionali pubbliche e private la liquidità sufficiente per riavviare le macchine e i consumi.

Il tutto è QUI

 

MONETA COMPLEMENTARE PER FORLI’ ?

Il M5S di Forlì propone una moneta complementare comunale, utilizzando il circuito Liberex, legato all’esperienza sarda del Sardex, e proposto negli scorsi anni anche dallo stesso ANCI.

Il “Coerentemente con il nostro programma delle scorse elezioni comunali, dove il gruppo di lavoro del nostro Meetup aveva individuato anche le monete complementari come mezzo per risollevare l’economia locale, ci sentiamo in dovere di riproporlo ora, perchè in questo periodo diventa ancora più impellente l’adozione di questa misura, vista la sfida economica epocale a cui la pandemia da Covid 19 ci ha messo di fronte”.

Il M5S, tramite i propri portavoce consiliari, Simone Benini e Daniele Vergini, spiegano che lo ritengono un efficace sistema per risollevarsi dalla crisi economica dovuta al covid-19 e dare “uno stimolo all’economia, soprattutto locale, e le monete complementari aiutano ad aumentare la disponibilità di spesa, e quindi della domanda, all’interno del territorio”.

La moneta complementare non è nulla di strano ma un patto tra famiglie ed imprese per trattenere e far circolare la ricchezza nei propri territori, un atto di solidarietà concreta per ridurre i prezzi senza diminuire i redditi. Si tratta in pratica di un sistema di “buoni sconto” che affianca la moneta legale, e si esplicita nello sconto che viene fatto su un bene o su un servizio, spendibile solo all’interno di un circuito strettamente locale”.

A prescindere da come questa iniziativa venga interpretata, come sistema di buoni sconto o come un vero e proprio circuito parallelo di scambi commerciali, ci sembra che sia meritevole di un approfondimento, specie in un periodo come questo, dove si deve far di tutto per stimolare l’econoia di un territorio. Per quanto, e di questo siamo fondamentalmente convinti, il sistema migliore di stimolo degli scambi economici sia l’utilizzo di un circuito che sia a livello nazionale e che non si limiti a scambi locali, dove la presenza industriale e commerciale potrebbe risultare insufficiente ad un appropriato soddisfacimento di tutti i bisogni merceologici e di servizi.

La notizia è stata presa da:  4live.it

UN SEMPLICE ESEMPIO DI RINASCITA ECONOMICA DI UNA AZIENDA

E veniamo ad una pratica esemplificazione di come può, l’utilizzo di un circuito di Moneta Complementare valido per tutto il territorio nazionale, essere il sostegno per la ripresa economica delle aziende colpite da questa crisi sanitaria ed economica. Seguiteci:

– Il sig. Salvatore possiede un negozio di abbigliamento, chiuso per un mese a causa dei provvedimenti di lockdown di questo periodo. Il sig. Salvatore ha finalmente avuto la possibilità di riaprire, ma si trova in una fortissima crisi di liquidità; avrebbe bisogno di soldi per il suo locale, per saldare i debiti accumulatisi in questo periodo e rinnovare il locale anche alla luce delle nuove regole di accesso della futura clientela. Si rivolge ad una azienda che commercializza attrezzature per negozi e ad una azienda per la sanificazione dei suoi locali: dopo fatti i preventivi, il sig. Salvatore si rende conto di aver bisogno di una cifra rilevante subito, per l’acquisto delle attrezzature e dei servici necessari.

Si rivolge ad una banca; tra difficoltà di accesso agli sportelli (in questo periodo le banche non si sono fatte scrupolo di rendere ancora più difficoltoso il solo semplice accesso ai loro servizi, contando sul fatto di essere praticamente dei monopolisti dei prestiti). La banca, dopo averlo fatto aspettare un bel po’, gli chiede garanzie sulle somme richieste in prestito, in quanto la sola garanzia dello Stato non è sufficiente a coprire tutta la somma, e le cose rischiano di andare per le lunghe, senza affrontare ancora il discorso degli interessi, che sicuramente non sono ZERO.

La situazione quindi è questa: il sig. Salvatore ha contattato le aziende che possono aiutarlo a rinnovare il suo locale, ma non è ancora riuscito a procurarsi i soldi per acquistare questi servizi e queste merci.

Allora entrano tutti nel circuito della Moneta Complementare: il sig. Salvatore parla con le sue aziende fornitrici e comunica loro di voler pagare con la Moneta Complementare, vale a dire che riconoscerà a queste aziende un credito pari al valore delle merci e servizi che intende acquisire. Le due aziende accettano ed entrano di conseguenza anche loro nello stesso circuito: forniscono al sig. Salvatore quello di cui ha bisogno e vengono pagate con un credito pari al valore delle merci e servizi ceduti.

Finalmente il sig. Salvatore può procedere al rinnovo del suo locale, senza aver avuto alcun bisogno dei prestiti della banca.

Le aziende che hanno fornito il sig. Salvatore sono ora ricche di un credito che potranno utilizzare per acquistare ciò di cui hanno bisogno da altre aziende loro fornitrici, che entrano oviamente anche loro nelo stesso circuito, ed i crediti che il sig. Salvatore ha riconoscito loro, passano alle aziende fornitrici dei suoi fornitori. E così via.

Il sig. Salvatore può così iniziare la sua attività di vendita, e con i suoi incassi ha la possibilità di azzerare il suo debito. Come…? In pratica vendendo il suo abbigliamento nello stesso circuito in cui ha fatto acquisti di merci e servizi.

In tutto questo, si riprendono le vendite e gli acquisti: le aziende iniziano a lavorare e ad offrire le proprie merci e servizi, e l’economia riparte. E il tutto, SENZA L’AIUTO DELLE BANCHE. In realtà le banche sono escluse da questa rinascita: il loro monopolio dei prestiti in questo circuito non serve a niente, perché nessuna delle aziende iscritte al circuito ha bisogno dei loro soldi. Ha bisogno solo di veder riconosciuta la propria realtà come una azienda solida e capace di lavorare e generare profitti, e questo riconoscimento gli deriva dalle aziende che come la sua sono iscritte nel circuito: un circuito di mutua assistenza e riconoscimento.

Ecco, questo è un esempio di rinascita economica utilizzando il Circuito di Credito Multilaterale in Compensazione, vale a dire la Moneta Complementare.

E non ci si venga a parlare di “criptovalute“!