E veniamo ad una pratica esemplificazione di come può, l’utilizzo di un circuito di Moneta Complementare valido per tutto il territorio nazionale, essere il sostegno per la ripresa economica delle aziende colpite da questa crisi sanitaria ed economica. Seguiteci:
– Il sig. Salvatore possiede un negozio di abbigliamento, chiuso per un mese a causa dei provvedimenti di lockdown di questo periodo. Il sig. Salvatore ha finalmente avuto la possibilità di riaprire, ma si trova in una fortissima crisi di liquidità; avrebbe bisogno di soldi per il suo locale, per saldare i debiti accumulatisi in questo periodo e rinnovare il locale anche alla luce delle nuove regole di accesso della futura clientela. Si rivolge ad una azienda che commercializza attrezzature per negozi e ad una azienda per la sanificazione dei suoi locali: dopo fatti i preventivi, il sig. Salvatore si rende conto di aver bisogno di una cifra rilevante subito, per l’acquisto delle attrezzature e dei servici necessari.
Si rivolge ad una banca; tra difficoltà di accesso agli sportelli (in questo periodo le banche non si sono fatte scrupolo di rendere ancora più difficoltoso il solo semplice accesso ai loro servizi, contando sul fatto di essere praticamente dei monopolisti dei prestiti). La banca, dopo averlo fatto aspettare un bel po’, gli chiede garanzie sulle somme richieste in prestito, in quanto la sola garanzia dello Stato non è sufficiente a coprire tutta la somma, e le cose rischiano di andare per le lunghe, senza affrontare ancora il discorso degli interessi, che sicuramente non sono ZERO.
La situazione quindi è questa: il sig. Salvatore ha contattato le aziende che possono aiutarlo a rinnovare il suo locale, ma non è ancora riuscito a procurarsi i soldi per acquistare questi servizi e queste merci.
Allora entrano tutti nel circuito della Moneta Complementare: il sig. Salvatore parla con le sue aziende fornitrici e comunica loro di voler pagare con la Moneta Complementare, vale a dire che riconoscerà a queste aziende un credito pari al valore delle merci e servizi che intende acquisire. Le due aziende accettano ed entrano di conseguenza anche loro nello stesso circuito: forniscono al sig. Salvatore quello di cui ha bisogno e vengono pagate con un credito pari al valore delle merci e servizi ceduti.
Finalmente il sig. Salvatore può procedere al rinnovo del suo locale, senza aver avuto alcun bisogno dei prestiti della banca.
Le aziende che hanno fornito il sig. Salvatore sono ora ricche di un credito che potranno utilizzare per acquistare ciò di cui hanno bisogno da altre aziende loro fornitrici, che entrano oviamente anche loro nelo stesso circuito, ed i crediti che il sig. Salvatore ha riconoscito loro, passano alle aziende fornitrici dei suoi fornitori. E così via.
Il sig. Salvatore può così iniziare la sua attività di vendita, e con i suoi incassi ha la possibilità di azzerare il suo debito. Come…? In pratica vendendo il suo abbigliamento nello stesso circuito in cui ha fatto acquisti di merci e servizi.
In tutto questo, si riprendono le vendite e gli acquisti: le aziende iniziano a lavorare e ad offrire le proprie merci e servizi, e l’economia riparte. E il tutto, SENZA L’AIUTO DELLE BANCHE. In realtà le banche sono escluse da questa rinascita: il loro monopolio dei prestiti in questo circuito non serve a niente, perché nessuna delle aziende iscritte al circuito ha bisogno dei loro soldi. Ha bisogno solo di veder riconosciuta la propria realtà come una azienda solida e capace di lavorare e generare profitti, e questo riconoscimento gli deriva dalle aziende che come la sua sono iscritte nel circuito: un circuito di mutua assistenza e riconoscimento.
Ecco, questo è un esempio di rinascita economica utilizzando il Circuito di Credito Multilaterale in Compensazione, vale a dire la Moneta Complementare.
E non ci si venga a parlare di “criptovalute“!