CI HA RISPOSTO CREVIT.IT

Il 30 di settembre di quest’anno, in relazione al circuito crevit.it, di cui abbiamo parlato nei mesi scorsi, avevamo inviato all’amministratore delegato del circuito, una richiesta di chiarimento sui meccanismi che regolano la gestione di un FIDO commerciale che crevit offre agli iscritti al circuito, così come viene riportato all’articolo 9 del regolamento del circuito stesso.  La richiesta era la seguente:

“Siamo in procinto di fondare un’associazione che ha per scopo lo scambio in baratto tra i soci, ma non intendiamo creare un nostro circuito, bensì aderire ad un circuito già in essere e funzionante. La Vs. iniziativa ci sembra interessante, per cui Le scrivo per un chiarimento che penso sia opportuno fornire, e che riguarda il FIDO: 
La domanda è: quando un iscritto chiede un FIDO, l’importo di questo fido farà poi carico a tutti gli iscritti al Vs. circuito solidarmente? In parole povere, se l’affidatario del fido poi non rispetta gli impegni, e non fornisce né merci, né servizi per rimborsarlo, questa perdita a chi verrà accollata? C’è il rischio che ogni iscritto al circuito si veda accollata parte del debito insoluto e sia costretto a fornire merci o servizi “gratis” o addirittura pareggiare in euro, per compensare la perdita avuta con l’insolvenza dell’affidatario…? 
Questo è un punto molto importante e delicato, che vorrei Lei chiarisse, magari anche pubblicamente sul Vs. sito, a tutti coloro che intendono iscriversi al Vs. circuito”
 .
Ebbene oggi è arrivata la risposta dallo staff di CREVIT, e che qui trascriviamo senza commenti:
 .
“Il FIDO in Crevit è l’espressione di un rapporto bilaterale esclusivo tra CREVIT ITALIA SRL e l’utente che ne ha fatto richiesta. Speciali algoritmi matematici consentono alla piattaforma CREVIT l’equilibrio in casi di default degli utenti convenzionati. Nessun utente convenzionato quindi risponde per le insolvenze di un terzo. Accogliamo favorevolmente il suo consiglio di esplicitare nella sezione pubblica questo aspetto e lo segnaliamo per la prossima release.”

.
Attendiamo quindi fiduciosi la pubblicazione sul sito di crevit di questo importante chiarimento. Il nostro interesse è il poter fare riferimento a circuiti di credito affidabili e senza sorprese; lo scambio in compensazione è un formidabile strumento di sostegno all’attività delle aziende, e osserviamo con grande interesse lo svilupparsi di ogni nuova iniziativa.
In attesa di conoscere l’esito del travagliato iter della moneta complementare in Lombardia…

ANCORA SU CREVIT

Per iscriversi al circuito occorre accettare le condizioni generali, che al punto 9 così riportano:

 

9 – MODALITÀ DI CONCESSIONE DELL’ AFFIDAMENTO COMMERCIALE

Il CONVENZIONATO potrà richiedere al CONVENZIONANTE la concessione di un affidamento commerciale tramite una semplice istruttoria on-line accessibile nella propria area riservata del sito www.crevit.it,. Il CONVENZIONANTE, in base alle informazioni commerciali in proprio possesso che potrà richiedere di integrare tramite apposite richieste al CONVENZIONATO, potrà a propria insindacabile discrezione concedere o meno al CONVENZIONATO la possibilità di effettuare acquisti in CREVIT presso gli altri utenti del circuito prima di aver effettivamente ottenuto l’esito ed il relativo accredito di buoni spesa CREVIT emessi in conseguenza del perfezionamento del presente contratto a fronte di transazioni commerciali avvenute con altri utenti del circuito.

Nel caso in cui l’istruttoria per la richiesta dell’affidamento commerciale avesse esito positivo, IL CONVENZIONATO dovrà corrispondere la relativa commissione al fine di consentire al CONVENZIONANTE di dare immediata disponibilità di BUONI SPESA al CONVENZIONATO. Il CONVENZIONANTE emetterà così una fattura per conto dell’intero Circuito CREVIT dell’importo corrispondente all’ affidamento commerciale concesso che potrà essere corrisposta in compensazione contabile entro il termine della presente convenzione fissato in 24 mesi dalla data di accredito della disponibilità sul proprio conto Crevit con una fattura cumulativa dell’Utente Convenzionato relativa a tutti i buoni spesa che risulteranno in quel momento sul proprio Conto Crevit.

La fatturazione dei Buoni Spesa avverrà in esenzione IVA (secondo il DPR 633/72). IL CONVENZIONANTE accetterà anche le fatture relative a buoni spesa CREVIT cartacei emessi ed esitati da parte del CONVENZIONATO solo se queste saranno accompagnate dai Buoni Spesa CREVIT in originale emessi ed esitati secondo le modalità previste nel presente contratto. A questo proposito, le parti convengono ex art. 1352 c.c. che l’unico e solo documento avente efficacia probatoria ai fini della compensazione conta- bile è costituito dall’Estratto Conto Crevit consultabile nella propria area riservata sul sito web www.crevit.it, mentre ai fini dell’accredito sul proprio conto Crevit verranno presi in considerazione unicamente i Buoni Spesa indicanti segni distintivi Crevit stampati dal CONVENZIONANTE per conto del Circuito ed in corso di validità essendo convenzionalmente esclusa ogni altra prova. Qualora al termine della convenzione l’Utente CONVENZIONATO NON riuscisse a compensare TOTALMENTE l’affidamento commerciale concesso, ovvero fosse in debito nei confronti del Convenzionante avendo speso più Buoni Crevit di quanti emessi, lo stesso dovrà provvedere a corrispondere entro i successivi 12 mesi in denaro eventuali differenze a debito con il CONVENZIONANTE.

– See more at: http://www.crevit.it/registration/delegate?memberType=Private&userId=0#sthash.532avzUC.dpuf

 

Abbiamo evidenziato  in rosso le frasi con le quali si descrive la concessione del credito (fido) ad un iscritto, e le modalità di restituzione, per avere un chiarimento; infatti la domanda che facciamo è: in caso di mancato rimborso del credito concesso ad un iscritto da parte di quest’ultimo, né in fornitura di merci e servizi, né in denaro, CHI SI ACCOLLA LA PERDITA?  Non è molto chiaro, anche se sembrerebbe che sia l’intero circuito ad accollarsela, vale a dire tutti gli iscritti al circuito.

Gradiremmo che il rappresentante di CREVIT ITALIA chiarisse meglio il significato della frase evidenziata in rosso.

CREVIT: UNA NUOVA FRECCIA ALL’ARCO DELLA MONETA COMPLEMENTARE

In attesa che dalla Regione Lombardia si abbiano notizie fresche sull’esito del bando per la scelta della società di gestione della moneta complementare in Lombardia, ecco un nuovo arrivo sulla scena italiana: si tratta di CREVIT, un’azienda che è partita alla grande posizionandosi in buona evidenza, anche grazie ad una efficace campagna di informazione, segnando la sua presenza anche su Famiglia Cristiana.

Ma cos’è  CREVIT?

Sul sito www.crevit.it si dice che: “Crevit è un’unità di conto non convertibile in denaro rappresentativa di beni e servizi, spendibile esclusivamente presso gli utenti titolari di Conto Crevit. Ad 1 Crevit è dato il valore convenzionale di 1 Euro“.

Quindi è una moneta complementare che ha tutte le caratteristiche della moneta complementare:

parità con l’euro

inconvertibilità

debiti e crediti vengono compensati non con denaro, ma fornendo beni e servizi

la sua validità è circoscritta al suo circuito

L’avvocato Patrizia Polliotto, presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Consumatori, ha sollevato alcune osservazioni in merito a questa iniziativa. Tra cui: la sede della società non si trova in Italia, ma all’estero: ‘Crevit Italia s.r.l – Società ad unico socio, soggetta a direzione e coordinamento di Crevit International Holdings LTD’. Inoltre l’avv. Polliotto ha alcune perplessità sul trattamento fiscale sulla gestione proposta dalla azienda degli scambi in compensazione. Vedi:

Caso Crevit: Patrizia Polliotto fornisce spiegazioni ai consumatori

 

All’avv. Polliotto ha però risposto Marco Melega, CEO di CREVIT ITALIA (15 settembre 2014):

” Crevit, nel pieno rispetto del mercato, rappresenta sicuramente una novità che ha già raggiunto un primato: è stata la prima iniziativa ad applicare logiche di marketing di prodotto allo strumento “moneta complementare”, innescando curiosità e sensibilizzazione di massa sul tema. Inoltre, la piattaforma Crevit ha un pregio: è accessibile gratuitamente, per favorire l’approccio al “nuovo” da parte dell’utenza. Senza approfondire in questa sede le caratteristiche della piattaforma tecnologica utilizzata, siamo certi di avere le caratteristiche per consentire al grande pubblico di beneficiare dello strumento “moneta complementare”, che potrà trovare in Crevit un supporto concreto all’ottimizzazione del proprio bilancio, sia esso aziendale o famigliare.  Non crediamo che la nostra comunicazione sia fuorviante: Crevit è moneta complementare a tutti gli effetti. D’altra parte i suoi appunti, unitamente a 2.000 conti aperti ed oltre 15 milioni di Crevit di opportunità in vendita in meno di due mesi dallo start-up, ci forniscono lo stimolo per fare di più e meglio al fine di raggiungere l’eccellenza nella comunicazione e nell’erogazione dei servizi”.

Vedi:

Moneta complementare: nuova replica di Crevit a Patrizia Polliotto dell’Unione Nazionale Consumatori

 

 Lo stesso Marco Melega, in un’intervista al sito AgenziaStampa Italia, così descrive l’attività di CREVIT (23 settembre 2014):

“Crevit è un progetto iniziato circa quattro anni fa e che ha richiesto notevoli studi, importanti investimenti finanziari e la messa a punto di uno speciale algoritmo matematico che permette una totale stabilità del sistema. E’ un progetto etico in quanto si propone di favorire la sostenibilità economico-sociale in forma trasparente, che non si contrappone in alcun modo al sistema bancario ma lo integra “dal basso”, con l’obiettivo di intervenire attivamente nella crisi economica aiutando concretamente privati ed aziende a ridurre le difficoltà di accesso alla liquidità.

Inoltre permette di compensare i problemi derivanti dalle eccessive dilazioni di pagamento e dalle insolvenze.

Tutti sappiamo che ogni nostro consumo “in più” permette all’economia di fare un piccolo passo avanti. Se tutti possiamo permetterci tanti piccoli consumi aggiuntivi, l’economia riprenderà a fare tanti piccoli passi che poi diventeranno grandi. Crevit è proprio questo.”

Vedi tal proposito il testo completo dell’intervista:

Intervista a Marco Melega, Ceo di CREVIT, la moneta complementare che sta conquistando l’attenzione dell’opinione pubblica

 

 L’iniziativa quindi si preannuncia molto interessante, specie vista la gratuità dell’iscrizione al circuito, e i contenuti costi di commissione per ogni scambio.  Vale la pena valutarla con calma e attenzione.